JOB ACT:
E’ un provvedimento, una legge per il lavoro, proposta dal governo Renzi, quest’ultimo si ispira al modello americano, che comunque resta ancora un lontano parente del modello lavoro italiano.
La JOB ACT, si avvicina come nome al modello proposto da Obama che si chiama JOBS act nel suo nome si nota che
letteralmente è composto da JOBS che è un acronimo che va a formare proprio la parola Jobs non per caso (Jumpstart Our Business Startups) e la parola act. Insomma quella americana mira a promozionare lo sviluppo di startup, semplificando varie procedure per le imprese e il reperimento di fondi e il crowdfunding, essa offre una serie di agevolazioni alle imprese emergenti in crescita,vale a dire quelle imprese con un fatturato lordo inferiore a un miliardo di dollari nell’ultimo anno fiscale. L’obiettivo principale del modello americano è l’occupazione, anche se non sembra essere il contenuto chiave dello stesso, invece sembra diverso l’approccio della Job Act italiana nonostante la somiglianza dei due nomi.
In altre parole la JOB ACT italiana parla principalmente di metodi e modalità di licenziamento, a differenza di quella proposta da Obama maggiormente focalizzata su investimenti e sgravi in conseguenza alle assunzioni di lavoratori.
CUNEO FISCALE:
E’ la sommatoria di tutte le imposte dirette e indirette più i contributi previdenziali che gravano sul costo del lavoro, i datori di lavoro, i dipendenti e i liberi professionisti. In altre parole è la differenza tra quanto un lavoratore costa all’azienda e quanto questo incassa netto in busta paga.
