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Validita delle raccomandate Mail Express al pari di Poste Italiane

MAIL EXPRESS al pari di Poste Italiane: sono quasi 30 anni, oggi nel 2022 che MAIL EXPRESS poste private, è un alternativa a Poste Italiane.

Uno degli operatori privati, del settore delle poste che operano in Italia;  Per la precisione è il maggiore operatore concorrente di poste italiane, rispetto agli altri privati che sono nati da pochi anni, e che non hanno una rete di collegamento.

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Mail Express al pari di Poste Italiane è Cassazione

Esiste sentenze della Cassazione che deliberano in tal senso, la n. 2886 del 22/01/2014 che rimettiamo in allegato, la quale, facendo riferimento alla normativa vigente, riconosce l’equivalenza giuridica delle raccomandate inviate da Poste Italiane rispetto a quelle inviate dagli operatori postali privati.

La sentenza sopra citata fa riferimento all’art. 18 del decreto legislativo 261/99 (link), il quale stabilisce che «Le persone addette ai servizi postali, da chiunque gestiti, sono considerate incaricate di pubblico servizio in conformità all’articolo 358 del codice penale» (link).

Nel 2022 Poste Italiane e poste private

Dopo anni di incertezza, grazie alla solita burocrazia italiana, che ha rallentato i processi di liberalizzazione, siamo giunto ad un punto dove, le differenze non esistono più.

La stessa azienda Poste Italiane, non è più un ente pubblico, è un’azienda privata, con partecipazione statale, ma è comunque privata.

I prodotti postali oramai si sono standardizzati e addirittura il cartaceo sta andando a scomparire; Oggi le Pec, con firme digitali, alcuni passaggi di invio documentazione, sostituiti da operazioni digitali.



Giorni nostri decadenza degli ultimi limiti

La sentenza della cassazione di cui sopra,  fa riferimento anche all’ art.4 del decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58, che ha completato il processo di liberalizzazione del mercato postale;

Il quale stabilisce che, sono affidati in via esclusiva al Fornitore del servizio universale (Poste Italiane Spa) solo alcuni servizi, per esigenze di ordine pubblico:

ossia i servizi inerenti le notificazioni di atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890, e successive modificazioni e i servizi inerenti le notificazioni di cui all’articolo 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada).

Tutto ciò oggi è decaduto, nessuna limitazione neanche sugli atti giudiziari, se non per burocrazia, tutto è aperto, a patto che le aziende abbiano i requisiti.

Ci sono infatti licenze speciali, per cui anche la Mail Express opera nel mercato degli atti, dei servizi tributari e simili.

Mail Express al pari di poste italiane:  MISE

Inoltre, l’evidenza di tale equiparazione giuridica, si evince anche dalla Licenza che il Ministero dello Sviluppo Economico, autorità di regolamentazione del servizio postale, concede agli operatori postali.

Nella suddetta prima Licenza infatti, è specificato che la Mail Express Poste Private S.r.l. può effettuare «servizi relativi agli invii raccomandati ed invii assicurati, che non siano attinenti alle notificazioni di atti;

Atti ne a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse, con la notificazione di atti giudiziari, di cui alla legge 20 novembre 1982 n. 890, e successive modificazioni;  Ne Servizi inerenti a notificazioni a mezzo posta di cui all’ art. 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 ».

Nella seconda licenza, il MISE autorizza la Mail Express alla notifica di atti.

Pertanto, nella prima Licenza rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico è molto chiara nello stabilire che la Mail Express Poste Private S.r.l è autorizzata ad effettuare invii di posta raccomandata, con lo stesso valore giuridico di quelle inviate da Poste Italiane,

ad eccezione delle cosiddette “buste verdi”, ossia le notifiche di atti giudiziari e le notifiche delle sanzioni amministrative del Codice della Strada, autorizzate nella seconda licenza.

Mise prima e dopo la liberalizzazione atti

Questo fu sottolineato anche in un Comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico (che trova in allegato), il quale specifica che: «[…]:

a far data dal 30 aprile 2011 gli operatori postali in possesso di licenza individuale sono abilitati a fornire i servizi che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale purchè non compresi tra quelli affidati in esclusiva al Fornitore del servizio universale, come sopra specificati».

Inoltre, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico espressamente definisce il servizio di “Raccomandata” nel modo che segue:

«Raccomandata
La raccomandata recapitata da un licenziatario ha lo stesso valore legale di quella recapitata da Poste Italiane».

In seguito alla sovraesposta analisi della normativa post-liberalizzazione inerente l’attività postale, possiamo concludere che non ci sono dubbi sulla manifesta parità giuridica che la normativa attribuisce alle raccomandate inviate da operatori postali privati rispetto a quelle inviate da Poste Italiane.

Il MISE poi ai giorni nostri comunica la piena apertura del mercato postale.

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