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VALIDITA DATA MAIL EXPRESS CASSAZIONE

VALIDITA DATA MAIL EXPRESS CASSAZIONE

Si potrebbe iniziare col dire che siamo in Italia, un paese dove tutto è possibile, dove la stessa CASSAZIONE, in un caso dice una cosa e in un altro caso ne dice un’altra, peccato che sia in un caso che nell’altro si parla dello stesso argomento: La validità delle poste private e la loro equiparazione a poste italiane.

MAIL EXPRESS AL PARI DI POSTE ITALIANE

IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE

Da anni ormai, si è avviato il processo di liberalizzazione nel settore delle poste, ma puntualmente questo non può ritenersi mai completo perchè come negli altri campi legislativi, anche in questo chi deve far rispettare le normative spesso le interpreta a proprio piacimento e secondo le proprie idee.

LE SENTENZE

Leggere le sentenze oggi è come leggere delle barzellette, fanno ridere e spiego meglio il perchè nel caso di cui stiamo parlando. In primo luogo il ministero dello sviluppo economico e delle comunicazioni concede delle licenze per le quali si fa ben pagare,  tali licenze autorizzano la liberalizzazione del mercato postale e definiscono il valore legale delle poste private al pari di poste italiane, quindi il dubbio è : un giudice di cassazione, quando fa una sentenza, tiene conto di quello che dice un ministero, lo stato stesso ? o cammina e ragiona in un mondo tutto suo ?

I FATTI

Partiamo dalla fine

Al seguente link di blastingnews  si rileva un articolo dal titolo Corte di Cassazione: il timbro delle poste private rende nullo l’atto, tale articolo sostiene che una sentenza della corte di cassazione la n. 26778/16 del 22.12.2016 stabilisce che: “il timbro depositato da corrieri e postini privati non garantisce la cosiddetta «data certa»”. In pratica secondo la teoria del giudice che ha scritto la sentenza:  il primo comma dell’articolo 2704 del codice civile che stabiliva come valido un timbro postale come prova per stabilire una data certa, non lo è se il timbro è messo da un ufficio postale privato, in quanto i suoi operatori non sarebbero pubblici ufficiali. Leggi la sentenza 26778 corte di cassazione per intero.

Nel 2014

Una sentenza, la 2035 del 2014, ancora da parte della corte di cassazione insiste sull’inefficacia della data certa apposta dalle poste private. Nello stesso anno però la sentenza della Cassazione n. 2886 precisamente del 22/01/2014 dice tutto l’incontrario della 26778 (22/12/2016) e della 2035 (30/01/14). La sentenza 2886,  facendo riferimento alla normativa vigente, riconosce l’equivalenza giuridica delle raccomandate inviate da Poste Italiane rispetto a quelle inviate dagli operatori postali privati.

NORMATIVE VIGENTI

La sentenza sopra citata fa riferimento all’art. 18 del decreto legislativo 261/99, il quale stabilisce che «Le persone addette ai servizi postali, da chiunque gestiti, sono considerate incaricate di pubblico servizio in conformità all’articolo 358 del codice penale».

La sentenza fa riferimento anche all’ art.4 del decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58, che ha completato il processo di liberalizzazione del mercato postale, il quale stabilisce che, sono affidati in via esclusiva al Fornitore del servizio universale (Poste Italiane Spa) solo alcuni servizi, per esigenze di ordine pubblico, ossia i servizi inerenti le notificazioni di atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890, e successive modificazioni  e i servizi inerenti le notificazioni di cui all’articolo 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada).

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LICENZA CONCESSA MAIL EXPRESS

Inoltre, l’evidenza di tale equiparazione giuridica, si evince anche dalla Licenza che il Ministero dello Sviluppo Economico, autorità di regolamentazione del servizio postale, concede a quest’ ultimi. Nella suddetta Licenza infatti, è specificato che la Mail Express Poste Private S.r.l.  può effettuare  «servizi relativi agli invii raccomandati ed invii assicurati che non siano attinenti alle notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890, e successive modificazioni, e servizi inerenti a notificazioni a mezzo posta di cui all’ art. 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 ».

Pertanto, tale Licenza  rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico è molto chiara nello stabilire che la Mail Express Poste Private S.r.l.  è autorizzata ad effettuare invii di posta raccomandata, con lo stesso valore giuridico di quelle inviate da Poste Italiane, ad eccezione delle cosiddette “buste verdi”, ossia le notifiche di atti giudiziari e le notifiche delle sanzioni amministrative del Codice della Strada.

COMUNICATO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Questo è sottolineato anche in un Comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico il quale specifica che: «[…] a far data dal 30 aprile 2011 gli operatori postali in possesso di licenza individuale sono abilitati a fornire i servizi che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale purchè non compresi tra quelli affidati in esclusiva al Fornitore del servizio universale, come sopra specificati».

 Inoltre, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico espressamente definisce il servizio di “Raccomandata” nel modo che segue:

«Raccomandata
La raccomandata recapitata da un licenziatario ha lo stesso valore legale di quella recapitata da Poste Italiane
».

 

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