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diventare un freelancer i metodi per guadagnare

diventare un freelancer:  disegnatore, giornalista, grafico – POTREBBERO INTERESSARE ANCHE LE GUIDE : come scrivere un articolo online in modo corretto, realizzare un logo professionale

Come diventare un freelancer e quali sono i metodi per guadagnare

Un qualsiasi freelancer, sia esso disegnatore oppure un giornalista o un grafico, si sa, ha la vita dura. La libera professione è infatti gravata da regimi fiscali molto stringenti e da diversi modi per essere retribuiti.

La scelta di un metodo retributivo dipende innanzitutto dall’entità dei guadagni che un freelancer riceve; troviamo la partita IVA o la prestazione occasionale.

Il regime di prestazione occasionale, come dice la parola stessa, è riferito a collaborazioni occasionali e costituisce di per sé un regime contributivo.

I limiti di tale regime sono o di compenso (massimo 5000 euro all’anno), oppure temporali: 30 giorni lavorativi annui che siano però occasionali.

Quindi per una prestazione di lavoro regolare ( ad esempio un lavoro ripetuto ogni mese), non è possibile sfruttare la prestazione occasionale, anche se si guadagnano meno di 5000 euro totali.

La prestazione occasionale, dunque, costituisce una vera e propria ricevuta fiscale, poiché il professionista riporta i suoi dati, il suo codice fiscale, la sua residenza, i dati del cliente, il compenso pattuito e la ritenuta d’acconto, che di per sé si configura come una tassa pagata sul compenso.

Come funziona la ritenuta d’acconto?

La ritenuta d’acconto è una tassa pagata al 20% della prestazione occasionale. Sul compenso pattuito, dunque, il lavoratore deve considerare questa maggiorazione.

A prestazione conclusa e a ricevuta emessa, il professionista pagherà la ritenuta d’acconto tramite modello F24 entro il 16 del mese successivo.

Il cliente dovrà poi consegnare, alla fine dell’anno contributivo, un CUD, che si andrà a sommare agli altri redditi del professionista, tramite il 730 o il Modello Unico.

Quando aprire Partita IVA?

La partita IVA è un regime che viene utilizzato abitualmente da tutti i professionisti che lavorano stabilmente come freelancer.  Essa viene utilizzata proprio per prestazioni professionali che vanno oltre il principio di occasionalità, ma sono prestazioni abituali.

La Partita Iva ha normalmente regimi agevolati nel primo anno di esercizio: esso si definisce regime forfettario agevolato.

Questo regime è applicato sia su attività commerciali esistenti che su quelle sorgenti al verificarsi di requisiti che sono i seguenti:

Reddito lordo fra 25000 e 50000 euro (in basse alla categoria di appartenenza)

Reddito lordo da lavoro dipendente non superiore ai 5000 euro

Beni strumentali posseduti per un valore massimo di 20000 euro.

Aprire partita IVA e capire quali sono le regole che la governano è un’operazione difficile, ma non impossibile.

Speriamo che questa guida vi abbia aiutato a distinguere le due casistiche, in modo da avere le idee più chiare quando dovrete riscuotere il credito del vostro lavoro.

Tra gli altri vogliamo segnalare il forum alverde dove si parla di diversi argomenti, tra i quali si possono trovare forum tra freelancer utili per trovare spunti proprio su come diventare freelancer . Inoltre vi sono anche diversi freelancer che si propongono.

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