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stampare, realizzare, proprio biglietto da visita

Come stampare, realizzare e usare il proprio biglietto da visita

Il biglietto da visita è la prima carta vincente che un qualsiasi professionista, soprattutto freelancer, presenta per dare un’idea delle proprie competenze e delle proprie capacità.

La propria professionalità deve essere sempre in vista, è questo il motivo per cui nei biglietti da visita bisogna utilizzare parole chiave e comprensibili, che mettano in luce le peculiarità del proprio servizio.

E’ molto importante portarli con sé, in modo che ogni occasione, incontro casuale, diventi sempre un’occasione di lavoro, in cui poter consegnare i propri biglietti da visita.

Un altro consiglio molto importante è quello di non dimenticare di allegare il biglietto da visita in ogni documento o allegato formale si voglia consegnare.

Il potere del passaparola in questi casi è fondamentale per far conoscere la qualità del proprio operato, soprattutto all’inizio della carriera.

Un freelancer non dovrebbe mai dimenticare il biglietto

Un freelancer dovrebbe ricordare che la parola d’ordine è non lesinare sui biglietti. Abbondare sia nella stampa che nella consegna di biglietti potrà essere un’arma che si rivelerà utile per la nostra carriera.

Stampare biglietti da visita personalizzati, ma semplici, che permettano di focalizzare immediatamente l’attenzione su ciò che sappiamo fare e su ciò che siamo.

Il libero professionista sa anche che presenziare ad eventi sociali, fiere e farsi vedere disponibili, sono solo alcuni dei trucchi per colpire l’interlocutore e concentrare l’attenzione sul nostro lavoro.

Costruire una rete di conoscenze e passaparola è solo il primo passo che un professionista deve compiere per far risaltare la propria professionalità e dare uno scossone alla propria carriera.

Lo stile del biglietto

Esiste uno stile e un galateo del biglietto da visita: esso non deve essere pacchiano o pretenzioso, o riportare termini di impossibile comprensione per un pubblico di non addetti ai lavori. Ogni volta che si dà un biglietto, si chiede in cambio quello del nostro interlocutore.

Si deve inoltre mantenere alta l’attenzione del nostro interlocutore sul nostro lavoro e far domande sulla figura professionale che egli rappresenta.

Annotarsi preferenze o progetti in atto accanto al nominativo può aiutare a ricordarsi in futuro dell’incontro fatto e in quale occasione è avvenuto.

Mantenere i contatti con le nostre conoscenze lavorative può aiutare a far emergere nuove collaborazioni e opportunità lavorative.

Il libero professionista deve sapersi presentare: il bigliettino da visita è dunque la “carta d’identità” di ogni figura professionale;

Sta a noi cercare di renderlo unico e accattivante e coltivare i rapporti sociali, in modo da crearsi una rete di conoscenze, che ci potrà aiutare nel nostro ambito lavorativo.

Bisogna inoltre cercare di mantenere i contatti con i nostri conoscenti in ambito lavorativo: una email di augurio o di presentazione potrà aiutarci ad apparire interessati e solerti nei confronti del nostro interlocutore.

Detto questo, buona fortuna a tutti!

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