Con flottante si indica il totale delle azioni che possono essere liberamente negoziate su un mercato secondario.
Flottante è un termine utilizzato in ambito economico e borsistico per definire il totale delle azioni che possono essere liberamente negoziate su un mercato secondario regolamentato.
Quasi sempre il flottante non coincide con il numero totale di azioni che rappresentano il capitale di rischio di una società. Questo perché di norma una quota di controllo appartiene ad uno o più investitori che la mantengono al fine di avere peso decisionale nel consiglio di amministrazione.
In Italia le Autorità di Borsa richiedono che per un titolo quotato sia garantito uno specifico livello minimo del flottante. Sotto tale livello il flottante dovrà essere ripristinato in via obbligatoria.
Il Fondo Comune di Investimento è una forma di “investimento collettivo” nel quale confluiscono i capitali messi a disposizione da svariati investitori.
Il Fondo Comune di Investimento fa parte degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio. I Fondi raccolgono il risparmio degli investitori con le somme conferite che vengono investite sui mercati, ad esempio in quelli azionari e/o obbligazionari.
In Italia un Fondo Comune di Investimento è soggetto a uno stringente controllo e a una altrettanto severa politica di vigilanza a tutela dei risparmiatori. Le quote di un Fondo Comune di Investimento si possono sottoscrivere in banca previa lettura del prospetto e delle note informative dove sono contenuti anche i fattori di rischio legati all’investimento unitamente agli eventuali costi di sottoscrizione.
Le quote di un Fondo Comune di Investimento si possono sottoscrivere anche fuori dai locali commerciali avvalendosi del supporto e della consulenza offerta da un promotore finanziario.
Forex è il mercato degli scambi valutari.
Il Forex è il più grande mercato del mondo dove avvengono gli scambi valutari. Nonostante si tratti di un mercato over the counter, sul forex giornalmente vengono effettuate transazioni per centinaia di miliardi di dollari. Sul mercato forex sono presenti investitori di tutti i tipi, dal piccolo speculatore alle banche centrali e passando per i grandi investitori istituzionali, le banche e le società finanziarie.
E’ sul forex che i rapporti valutari, i cosiddetti cross, oscillano in base alla pura legge della domanda e dell’offerta. Ad esempio un cross valutario è il rapporto euro/dollaro, o dollaro/euro, dollaro/yen, euro/yen e così via.
Sono molte in Italia le società che offrono piattaforme di trading valutario sul forex accessibili anche da parte di piccoli investitori con disponibilità economiche relativamente basse.
Il Ftse Italia all share è un indice azionario della Borsa valori di Milano.
Il Ftse Italia all share è l’indice azionario rappresentante il mercato organizzato e gestito nel nostro Paese da Borsa Italiana S.p.A..
Fanno parte del listino Ftse Italia all share tutti i titoli che a loro volta rientrano nei seguenti panieri:
– il Ftse Mib, quello dei titoli ad elevata capitalizzazione;
– il Ftse Italia Mid Cap, quello dei titoli a media capitalizzazione;
– il Ftse Italia Small Cap, l’indice azionario italiano dove vengono negoziate le azioni di società a piccola capitalizzazione.
Su tutti i titoli azionari quotati in Italia, compresi quelli del Ftse Italia all share, Borsa Italiana S.p.A. con il proprio operato garantisce al mercato trasparenza, liquidità e correttezza negli scambi agendo tempestivamente nel caso in cui si ritenga opportuno.
Il Ftse Italia Micro Cap è l’indice azionario della Borsa di Milano che raccoglie i titoli che hanno una capitalizzazione molto bassa.
Il Ftse Italia Micro Cap è un indice azionario della Borsa di Milano dove sono presenti azioni di società che hanno una capitalizzazione molto bassa. Quello sulle Micro Cap è un mercato con volumi complessivamente molto bassi. Il controvalore degli scambi è infatti pari a pochissimi punti percentuali rispetto al controvalore complessivo giornaliero scambiato a Piazza Affari.
Secondo quanto riporta Borsa Italiana S.p.A. attraverso il proprio sito Internet, fanno parte dell’indice azionario Ftse Italia Micro Cap i titoli di quelle società che da un lato hanno una capitalizzazione inferiore al più piccolo per capitalizzazione dei titoli del Ftse Mib, e dall’altro non hanno superato l’apposito filtro di liquidità per la loro inclusione dell’indice Ftse Italia All-Share.
Al 31 dicembre del 2011 facevano parte del Ftse Italia Micro Capazioni di società quali Bioera, Premuda, Sol, Mittel, Borgosesia e Banca Popolare di Spoleto.
Ftse Italia Mid Cap è l’indice della Borsa di Milano che raggruppa i titoli delle società quotate a media capitalizzazione.
Il Ftse Italia Mid Cap è un indice della Borsa di Milano dove vengono giornalmente negoziate le azioni di società aventi una media capitalizzazione. In passato quello che a oggi è il Ftse Italia Mid Cap si chiamava indice Midex, creato nel dicembre del 1994. Poi, a seguito della fusione tra le società London Stock Exchange e Borsa Italiana S.p.A., il Midex è andato in pensione per lasciare il posto proprio al Ftse Italia Mid Cap.
L’indice azionario italiano Ftse Italia Mid Cap è composto da un totale di 60 titoli con revisione del paniere su base trimestrale, nei mesi di marzo, di giugno, di settembre e di dicembre di ogni anno.
Al 31 dicembre del 2011 nel paniere Ftse Italia Mid Cap erano presenti società come Acea, Cementir, Datologic, Saras, Yoox, Sorin, Sogefi, e Sias, ma anche numerose azioni di istituti di credito quali il Banco Desio e Brianza, Credito Emiliano, il Credito Valtellinese, Banca Generali. Ed ancora società assicurative come Fondiaria Sai, Cattolica Assicurazioni, Milano Assicurazioni ed il Gruppo Unipol.
Il Ftse Italia Small Cap è l’indice della Borsa di Milano costituito dai titoli a bassa capitalizzazione.
Il Ftse Italia Small Cap è un indice della Borsa di Milano composto dalle azioni di quelle società che hanno un basso livello di capitalizzazione. Nel Ftse Italia Small cap è compreso un paniere di titoli il cui controvalore scambiato giornalmente di norma non supera l’1-2% del totale a Piazza Affari.
Per capitalizzazione il Ftse Italia Small cap sta nel mezzo tra il Ftse Italia Micro Cap e il Ftse Italia Mid Cap.
Fanno parte dell’indice azionario italiano Ftse Italia Small Cap quei titoli di società che, per caratteristiche, per capitalizzazione e per liquidità non possono rientrare nel FTSE MIB, e neanche nell’indice FTSE Italia Mid Cap. Al pari degli altri indici azionari anche il Ftse Italia Small Cap viene revisionato ogni tre mesi, a marzo, giugno, settembre e dicembre di ogni anno.
Tra i titoli del Ftse Italia Small cap presenti al 31 dicembre del 2011 segnaliamo Beghelli, Banca Finnat, Buongiorno, Class Editori, Banca Ifis e Juventus F.C..
Ftse Italia Star è l’indice di Borsa Italiana del Segmento dei Titoli con Alti Requisiti.
Il Ftse Italia STAR è un indice italiano dove vengono negoziate tutti i giorni di Borsa aperta le azioni di quelle società che hanno una capitalizzazione fino a un miliardo di euro. Trattasi di azioni di società che sono appartenenti al Segmento dei Titoli con Alti Requisiti in termini di corporate governance, di liquidità e di trasparenza.
Fanno parte dell’indice azionario italiano Ftse Italia STAR quelle azioni che, scambiate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., risultano essere comprese nel segmento Star.
La revisione dell’indice azionario Ftse Italia STAR avviene ogni tre mesi, a marzo, giugno, settembre e dicembre. Fanno parte del Ftse Italia STAR, al 31 dicembre del 2011, titoli di società come Eurotech, Fiera Milano, Mondo TV, Esprinet, Reply, Ansaldo STS e Poltrona Frau.
Il Ftse Mib è il più importante indice della Borsa di Milano dove sono riuniti i titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità di mercato.
Il Ftse Mib è il paniere più importante di Piazza Affari al quale appartengono tutte quelle azioni di società che svettano per capitalizzazione e per liquidità di mercato.
Sul Ftse mib sono quotati complessivamente 40 titoli rappresentativi di società che in maggioranza appartengono ai settori bancario, assicurativo e industriale. In passato quello che ad oggi è il Ftse Mib si chiamava S&P Mib.
Sul listino sono quotati colossi bancari del calibro di Intesa Sanpaolo e Unicredit, Generali per il settore assicurativo, Fiat per quello industriale, Telecom Italia per le telecomunicazioni, Eni ed Enel per il settore energetico.
Sul Ftse Mib sono attualmente presenti anche big del lusso come Tod’s e Luxottica, e il leader dei giochi Lottomatica.
Il Ftse100 è l’indice azionario più importante del London Stock Exchange, la Borsa di Londra.
Il Ftse 100 è l’indice azionario delle prime cento società più capitalizzate e più liquide che sono quotate al London Stock Exchange. Nato nel mese di gennaio del 1984, Ftse è l’abbreviazione di Financial Times Stock Exchange.
Il Ftse 100 è un indice azionario con decisamente meno titoli rispetto all’ampio paniere Ftse All-Share. Ma questo viene comunque preso a riferimento per l’andamento della Borsa di Londra in quanto rappresenta circa l’80% della capitalizzazione complessiva sulla piazza londinese.
Al pari di Piazza Affari, anche a Londra oltre al Ftse100 ci sono anche altri indici rappresentativi. C’è ad esempio il Ftse Small Cap, dove vengono negoziate le azioni delle piccole imprese, ed il Ftse 250 che comprende le prime 250 aziende per capitalizzazione dopo le prime 100 del Ftse100.
Il future è un contratto a termine che viene negoziato in appositi circuiti di Borsa.
Il future è un contratto a termine negoziato in Borsa attraverso il quale le parti si assumono l’obbligo di scambio a scadenza di una quantità predeterminata di attività finanziaria a un prezzo definito a priori.
Strumento finanziario tra i più rischiosi sui mercati regolamentati, un future può essere ad esempio rappresentato da un contratto su un indice azionario, su uno specifico bene di consumo, oppure su materie prime energetiche ed alimentari quali il petrolio ed il grano.
Spesso i future sono oggetto non solo di negoziazioni con finalità di copertura dal rischio, ma anche con finalità speculative.
Sebbene rispetto al passato quello dei futures sia nel complesso un mercato accessibile a tutti, per la sua complessità e rischiosità questo è comunque “riservato” agli investitori istituzionali e qualificati quali ad esempio i Fondi hedge.