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GLOSSARIO TERMINI FINANZIARI (lettere d-e)

Dax è l’acronimo con cui si identifica il principale indice azionario della Borsa tedesca.

Dax è l’acronimo di Deutsche Aktienindex, e ancor prima di Deutscher Aktien-Index. Dax è la sigla di un indice di borsa europeo, quello tedesco denominato Dax 30.
Con il Dax 30 si identifica in maniera impropria anche la Borsa di Francoforte in quanto nell’indice sono quotate e negoziate le azioni delle trenta società più importanti per capitalizzazione e liquidità. La campanella di apertura nei feriali è fissata per il Dax 30 alle ore 9 del mattino per poi chiudere alle ore 17,30. Il Dax 30 è il listino di Borsa tra i più seguiti nel Vecchio Continente in quanto rappresentativo dell’andamento dei settori dell’economia della Germania, il Paese dell’Eurozona più importante.

Il derivato è strumento finanziario negoziabile con finalità speculative o di copertura da specifici rischi.

Con derivato viene definito uno strumento finanziario il cui prezzo di mercato dipende da altri valori di mercato. Questi possono a loro volta essere dei beni fisici, degli indici, ma anche dei tassi di interesse, dei titoli di Stato, delle obbligazioni oppure delle azioni.
Il derivato è uno strumento finanziario strutturato ad alto rischio in quanto soggetto sia ad un’ampia volatilità, sia al rischio massimo ovverosia quello di perdere l’intero capitale investito. Ma c’è anche da dire che su un derivato i guadagni ottenibili sono potenzialmente illimitati.
I derivati vengono spesso definiti come strumenti finanziari speculativi, ma altrettanto spesso vengono utilizzati come strumenti di copertura dal rischio volatilità sull’attività sottostante.

Dividend yield fa riferimento al rapporto tra il dividendo e il prezzo di mercato di un titolo.

Dividend yield è un termine inglese che individua il rapporto tra il dividendo ed il prezzo di mercato di un titolo quotato su un mercato regolamentato.
Il dividend yield è quindi un indicatore che nel campo dell’ analisi fondamentale misura l’appetibilità di un titolo quotato in relazione alla sua capacità di poter retrocedere agli azionisti dividendi più o meno corposi.
Un titolo di una società quotata che nel tempo mantiene un dividend yield elevato viene di norma premiato dal mercato con un rialzo dei prezzi in quanto appetibile sia al pubblico dei piccoli risparmiatori, sia da parte dei gestori di fondi comuni e degli investitori istituzionali.
Una società quotata che garantisce ai propri azionisti un elevato dividend yield ha spesso sia un basso indebitamento, sia un bilancio con gli utili e con i ricavi crescenti anno su anno.

Dividendi sono flussi di cedole che un’azienda è in grado di pagare periodicamente ai propri azionisti.

I dividendi sono i flussi di cedole che un’azienda è in grado di offrire periodicamente ai propri azionisti. I dividendi non sono altro che porzioni di utili societari che, previo via libera da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea, vengono distribuiti agli azionisti.
Una società in salute può decidere anche di pagare un acconto sul dividendo, oppure può distribuire agli azionisti un dividendo straordinario. Di norma questa operazione crea valore per gli stessi azionisti attraverso un aumento delle quotazioni in Borsa.
Al fine di rafforzare il patrimonio, una società quotata può però anche decidere di non distribuire dividendi agli azionisti. Questa situazione di norma è invece penalizzante per l’andamento dei prezzi dei titoli in Borsa.

Il Dow Jones Industrial Average è un indice della Borsa americana.

Dow Jones è un indice di Borsa il cui nome completo è Dow Jones Industrial Average. Trattasi di un indice azionario americano che racchiude le azioni delle prime trenta più grandi multinazionali degli Stati Uniti. L’indice Dow Jones Industrial Average prende il nome da Charles Dow, il fondatore del Wall Street Journal.
Il Dow Jones rispetto al passato non è oramai rappresentativo dell’intero azionario Usa. Molte grandi società sono infatti quotate al Nyse e al Nasdaq ma non sono inserite nell’indice dei trenta titoli a più elevata capitalizzazione e liquidità.

Earning per share è il termine inglese utilizzato per indicare l’utile per azione.

Earning per share è un termine inglese con cui viene indicato l’utile per azione. L’earning per share è un importante indicatore di redditività di un’azienda, e viene calcolato andando a dividere l’utile operativo ottenuto annualmente dalla società con il numero delle azioni in circolazione.
Più elevato è l’utile per azione di un’azienda quotata, più i titoli sul mercato tendono ad acquisire maggior valore e viceversa.
In base all’earning per share presente e futuro gli analisti assegnano ai titoli della società quotata un “giusto prezzo”, ovverosia il cosiddetto target price o prezzo obiettivo.

Gli Etc sono strumenti finanziari ibridi legati alle materie prime.

Etc è la sigla con cui in ambito finanziario si definiscono gli exchange traded commodity. Trattasi di strumenti finanziari ibridi emessi da intermediari che investono nelle materie prime e/o in contratti derivati sulle materie prime.
Gli Etc non pagano dividendi e possono essere acquistati anche in modalità short, ovverosia con vendita allo scoperto, oppure ad effetto leva.
Gli Etc rappresentano degli strumenti finanziari di facile accesso anche da parte del pubblico dei piccoli investitori con un adeguato livello e profilo di rischio.
Negoziati in Italia su un apposito segmento di Borsa Italiana S.p.A., l’ETF plus, gli Etc vengono acquistati e venduti in maniera trasparente e regolamentata a fronte di un buon livello di liquidità negli scambi.

Gli Etf sono strumenti finanziari a gestione passiva assimilabili ai fondi comuni di investimento.

Con Etf in ambito finanziario si definiscono gli Exchange-traded fund. Sono strumenti finanziari assimilabili ai fondi comuni di investimento ma a gestione passiva in quanto replicano perfettamente l’andamento di uno specifico indice o paniere di indici o di titoli.
Quotati in Italia dal 2002, esistono tanti tipi di Etf, da quelli obbligazionari a quelli su indici azionari e passando per quelli che replicano l’andamento dei prezzi delle materie prime.
Ci sono anche Etf settoriali che replicano passivamente l’andamento di un paniere di azioni ad esempio del settore energetico, oppure dei titoli bancari europei, e ancora di comparti quali quello assicurativo e quello farmaceutico.

L’Euribor è un tasso di interesse.

Euribor è l’acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate ed è un tasso di interesse interbancario i cui valori di mercato vengono fissati tutti i giorni di Borsa aperta.
L’euribor è un parametro di riferimento per le transazioni finanziarie tra gli istituti di credito europei, ma anche il parametro con cui in Italia viene indicizzata attualmente la maggioranza dei finanziamenti ipotecari stipulati con la formula del tasso variabile.
L’euribor è un parametro importante e indicativo del costo del denaro, ed in particolare dei costi che le banche sostengono per raccogliere capitali. Un aumento dell’euribor si riflette quasi sempre su maggiori tassi di interesse applicati dalle banche sull’utenza finale, ovverosia le famiglie e le imprese che si rivolgono agli istituti di credito per la stipula di mutui, prestiti, finanziamenti e leasing.

L’Eurostoxx 50 è l’indice azionario delle più importanti società quotate sulle piazze dell’Eurozona.

L’Eurostoxx 50 è un indice azionario composto da titoli quotati sui mercati azionari dell’Eurozona. Sono i titoli più importanti non solo per liquidità, ma anche e soprattutto per il loro livello di capitalizzazione.
L’Eurostoxx 50 è stato creato dalla Stoxx Limited, una società nata da una joint venture stipulata tra SWX Group, Dow Jones & Company e la Deutsche Börse AG.
Sull’indice Eurostoxx 50 sono presenti azioni quotate sui rispettivi listini di Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda, Finlandia e Lussemburgo. Tra i titoli più importanti ci sono quelli dei colossi europei del settore bancario, assicurativo, ma anche del comparto energetico e industriale, tra cui le grandi major del comparto automobilistico come la Renault, Daimler e Volkswagen. Sull’Eurostoxx 50 sono presenti attualmente anche colossi del settore alimentare come Danone e Carrefour.

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