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GLOSSARIO TERMINI FINANZIARI (lettera A)

After hours, termine inglese col quale si definiscono i mercati con negoziazione al di fuori delle sessioni diurne di Borsa.
After hours significa letteralmente per “fuori orario” e indica in ambito finanziario quel mercato le cui contrattazioni hanno inizio dopo la chiusura ufficiale dei mercati. Non a caso quello after hours, per gli strumenti finanziari quotati, viene anche definito come “mercato serale”.
Di norma i mercati after hours sono caratterizzati da volumi di gran lunga più bassi rispetto a quelli scambiati nelle sessioni diurne di Borsa. Il mercato after hours può rappresentare un canale alternativo per il piccolo risparmiatore quando non può seguire le sessioni diurne di Borsa.

L’Amex Index è l’American Stock Exchange di New York, conosciuto in passato anche come il New York Curb Exchange.

L’Amex Index è un indice del mercato azionario americano, l’American Stock Exchange di New York. Conosciuto in passato anche come il New York Curb Exchange, l’American Stock Exchange – e quindi anche la proprietà dell’Amex Index – è stato acquisito nel mese di gennaio del 2008 dalla società NYSE Euronext.
NYSE Euronext è presente in 55 Paesi del mondo, a partire dagli Stati Uniti con il New York Stock Exchange (Nyse), detto anche “Big Board” dagli operatori. Sull’azionario americano investono milioni di soggetti privati ed istituzionali anche in ragione delle tantissime società quotate non solo al New York Stock Exchange, ma anche al Nasdaq, il listino telematico dove sono quotati molti titoli del settore tecnologico.

Ask price è il prezzo lettera, quello in corrispondenza del quale si è disposti a vendere.

L’ask price, tradotto dall’inglese all’italiano come il “prezzo lettera”, è quel prezzo in corrispondenza del quale, su un mercato regolamentato, un investitore è disposto a vendere.
Il prezzo lettera è perfettamente speculare ad un altro tipo di prezzo, il prezzo denaro che è invece quello in corrispondenza del quale un investitore è disposto a comprare lo strumento finanziario. Non a caso un mercato in posizione ribassista viene definito dagli operatori come un mercato in lettera; questo perché in tal caso sul book di negoziazione abbondano gli ordini in lettera sia in termini numerici, sia per i volumi da scambiare.
Dal prezzo lettera e dal prezzo denaro emerge il rapporto di forze in campo tra venditori ed acquirenti su uno specifico strumento finanziario.

L’attività finanziaria sottostante è quel bene o quello strumento finanziario che sta al di sotto di un altro titolo quotato, definito come prodotto derivato.

L’attività finanziaria sottostante è quel bene o quello strumento finanziario che sta al di sotto di un altro titolo quotato, definito come prodotto derivato. Ad esempio, un future sulle valute può avere come attività finanziaria sottostante il dollaro, l’euro o lo yen, ovverosia un’altra grandezza che nello specifico caso è valutaria.
Oppure un future sulle materie prime può avere come attività sottostante non uno strumento finanziario, ma un bene fisico a tutti gli effetti come ad esempio il grano.
Gli strumenti finanziari collegati ad un sottostante sono prodotti strutturati e molto spesso a elevato rischio. L’investitore è infatti esposto da un lato a guadagni potenzialmente illimitati, ma dall’altro anche a perdite pari all’intero capitale investito.

Le azioni ordinarie sono titoli che risultano essere rappresentativi del capitale sociale di un’azienda, il capitale di rischio.

Le azioni ordinarie sono dei titoli che risultano essere rappresentativi del capitale sociale di un’azienda (o capitale di rischio).
Le azioni ordinarie offrono a chi le possiede il diritto di partecipazione alle Assemblee dei Soci. C’è anche il diritto alla ripartizione degli utili di esercizio, nonché al percepimento di una quota di liquidazione nel caso in cui per l’azienda ci sia lo scioglimento.
Il possessore di azioni ordinarie di una società può esercitare il proprio diritto di voto anche per delega. Di norma le quote maggioritarie di una società per azioni sono possedute da un unico soggetto o da più soggetti che stipulano un apposito patto di sindacato al fine di influire sulle scelte di business anche con la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione.

Le azioni privilegiate sono una particolare categoria di azioni carattarizzata dal fatto di conferire al possessore un privilegio quanto al diritto agli utili e/o alla quota di liquidazione.

Le azioni privilegiate sono dei titoli nominativi che a differenza delle azioni ordinarie offrono la precedenza ai possessori nella ripartizione degli utili d’esercizio conseguiti annualmente.
A fronte di questo vantaggio c’è lo svantaggio che il possessore delle azioni privilegiate di una società, rispetto alle azioni ordinarie, non può partecipare all’Assemblea ordinaria dei soci, ma solo a quella straordinaria.
Quelle privilegiate sono categorie di azioni comunemente emesse da società che non sono quotate su un mercato regolamentato. In Italia rispetto al passato le azioni privilegiate quotate sono oggi molto poche.

Le azioni sono titoli rappresentativi di una quota della proprietà di una società.


Le azioni sono dei titoli che, spesso quotati e negoziabili su un mercato regolamentato (detto mercato azionario), risultano essere rappresentativi del capitale contribuito alla società da parte degli azionisti, chiamato anche capitale di rischio o capitale sociale.

Se un unico soggetto possiede la metà più una delle azioni in circolazione rappresentative di una società, allora l’azionista è in possesso della maggioranza assoluta del capitale sociale.
Le azioni più diffuse in Italia sono quelle ordinarie, ma ci sono anche le azioni di risparmio e le azioni privilegiate.
I titolari di azioni ordinarie di una società hanno diritto a partecipare alle Assemblee degli Azionisti e a votare anche per delega.

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