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GLOSSARIO TERMINI FINANZIARI (lettera b)

Le Bande di Bollinger sono formazioni grafiche dalle quali è possibile trarre indicazioni dalla volatilità di un indice o di un titolo.
Le bande di Bollinger rappresentano il pane quotidiano per chi basa le proprie scelte di investimento sull’analisi di opportuni grafici. Questi sono in grado di fornire quelle indicazioni che, in ambito finanziario, vengono definite come dei segnali di acquisto o di vendita.
I segnali che si possono ricavare da un grafico con le bande di Bollinger sono quelli relativi alla volatilità di un indice o di un titolo. Il grafico si compone nello specifico caso di tre bande ricavate in funzione delle medie mobili e della deviazione standard. Se le tre bande di Bollinger tendono a convergere, allora la volatilità è in diminuzione, mentre se l’ampiezza delle bande tende a crescere allora sta crescendo anche la volatilità.

Il termine bear (inglese per orso) indica un mercato in persistente fase discendente.

Bear, tradotto in italiano con orso, è un termine utilizzato sui mercati azionari per identificare una fase discendente dei corsi.
Un bear market è infatti caratterizzato di norma da un profondo e generalizzato ritracciamento dei prezzi, spesso senza considerare i fondamentali dell’economia e delle stesse società quotate. Si parla di ritracciamento in analisi tecnica quando i prezzi vanno nella direzione opposta alla tendenza registrata in precedenza.
Durante le fasi di mercato orso i prezzi spesso scendono a valori inferiori a quelli che rappresentano il reale valore dell’azienda stessa. Questo perché in una fase di mercato orso tra gli investitori, in particolare quelli piccoli, dominano sentimenti quali il panico e la frustrazione che portano a liquidare le posizioni anche a fronte dell’assunzione di ampie perdite.

Benchmark è un termine inglese con cui si indica un parametro di confronto utile in ambito finanziario a valutare i rendimenti.

Il benchmark è un termine inglese che indica un punto di riferimento per il confronto su una specifica misurazione. In ambito finanziario il benchmark individua proprio quell’indicatore che viene confrontato rispetto ad altri della stessa categoria.
Il termine benchmark è diffusamente utilizzato nel settore del risparmio gestito, ed in particolare nel confronto dei rendimenti dei Fondi Comuni di Investimento. Il benchmark deve essere battuto dal gestore affinché il Fondo che amministra si comporti meglio rispetto alla media di mercato.
I benchmark utilizzati dagli investitori qualificati sono tantissimi, e possono riguardare ad esempio l’obbligazionario sui titoli a breve, medio o lungo termine, sulle obbligazioni ad alto rendimento oppure ancora sull’azionario e sui titoli di Stato di Paesi sovrani con elevato o basso rating.

Bid price, o prezzo denaro, è quel prezzo in corrispondenza del quale un investitore è disposto a comprare.

Il bid price, che si traduce in italiano con “prezzo denaro”, è quel prezzo in corrispondenza del quale su un mercato regolamentato un investitore è disposto a comprare.
Il prezzo denaro è perfettamente speculare a un altro tipo di prezzo, il prezzo lettera o ask price, che è invece quello in corrispondenza del quale un investitore è disposto a vendere lo strumento finanziario.
Un mercato in posizione rialzista viene definito dagli operatori come un mercato in denaro; questo perché in tal caso sul book di negoziazione abbondano gli ordini in denaro sia in termini numerici, sia per i volumi da scambiare. Dal prezzo denaro e dal prezzo lettera emerge il rapporto di forze in campo tra acquirenti e venditori su uno specifico strumento finanziario.

Bond è il termine inglese con il quale si definiscono le obbligazioni.

Bond è un termine inglese con il quale si definisce un’obbligazione, ovverosia un titolo di debito che può essere emesso da uno Stato sovrano, da un Ente pubblico oppure da un’impresa. In quest’ultimo caso si parlerà di un bond societario. Se a emetterlo è uno Stato si parlerà invece di bond sovrano.
I bond quotati sui mercati regolamentati di norma hanno un grado di solidità che si basa sul cosiddetto rating, un giudizio passibile di modifiche da parte di Agenzie specializzate. Il rating indica e misura la capacità dell’emittente di pagare gli interessi sul debito e soprattutto di rimborsarlo al momento della scadenza. Più il rating peggiora più l’emittente, per invogliare gli investitori ad acquistare i bond, è costretto ad alzare nelle successive emissioni i tassi al fine di rendere le obbligazioni stesse più appetibili.

Borsa Italiana spa si occupa dell’organizzazione, della gestione e del funzionamento della Borsa di Milano.

Borsa Italiana Spa è la società per azioni che nel nostro Paese organizza e gestisce i circuiti di scambio delle azioni, delle obbligazioni quotate e di tutti gli altri strumenti finanziari. Dal mese di ottobre del 2007 è anche una società leader nel mercato azionario ed obbligazionario internazionale dopo l’operazione di integrazione con il Gruppo LSE, il London Stock Exchange.
L’obiettivo della società Borsa Italiana spa è quello di sviluppare mercati e circuiti di scambio di valori mobiliari in grado di garantire la massima trasparenza, efficienza e liquidità.
Tra i mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana spa c’è l’MTA, il Mercato Telematico Azionario, ma c’è anche il Mercato Obbligazionario Telematico (MOT) dove vengono negoziati tutti i giorni di Borsa aperta i titoli di Stato.

La Borsa valori è il mercato dove vengono scambiati valori mobiliari, tra cui azioni, valute, obbligazioni e prodotti derivati.

Quello della Borsa valori è un mercato dove vengono scambiati valori mobiliari, tra cui azioni, valute, obbligazioni e prodotti derivati. Viene detto anche mercato secondario in quanto vengono negoziati titoli già collocati da società quotate e da Stati sovrani.
Presso una Borsa valori vigono criteri di trasparenza e di efficienza del mercato tali da garantire liquidità negli scambi. Viene garantita anche la tutela degli investitori, sia quelli piccoli, sia i grandi, ovverosia gli investitori istituzionali. In Italia la società che organizza e gestisce la Borsa valori è Borsa Italiana spa.

Bric è l’acronimo con cui in economia internazionale ci si riferisce congiuntamente a Brasile, Russia, India e Cina.

Bric è la sigla formata dalle iniziali dei nomi di quattro Paesi cosiddetti “emergenti”: il Brasile, la Russia, l’India e la Cina. Questi Paesi sono caratterizzati di norma da ampi tassi di crescita del prodotto interno lordo, ma anche da rilevanti quote del commercio mondiale per quel che riguarda le risorse naturali strategiche per la crescita delle economie più industrializzate.
Solo pochi anni fa le economie di questi Paesi del Bric venivano considerate marginali e periferiche. Ad oggi invece questi mercati, rispetto a quelli maturi come i mercati europei e americani, sono molto appetibili sia sul fronte energetico, sia su quello dei consumi di beni durevoli.
In passato non era inclusa la Russia, e infatti il gruppo veniva indicato con l’acronimo Bic.

Il Broker è un intermediario di strumenti di investimento.

Il broker è una figura professionale identificabile con un intermediario finanziario che opera per conto di terzi sul mercato attraverso la negoziazione in titoli.
I soggetti terzi altri non sono che dei clienti che inoltrano l’ordine al broker che per loro conto effettuerà le relative operazioni, con il chiaro intento e obiettivo di massimizzare i profitti e limitare le perdite.
La figura del broker è associata ed è associabile a una figura societaria che si occupa della gestione del portafoglio dei clienti. Oltre che impegnato nella raccolta degli ordini, il broker in qualità di intermediario autorizzato può fornire ai propri clienti anche dei servizi di consulenza.

Btp è l’acronimo di Buono del Tesoro Poliennale.

Btp è la sigla indicante un titolo del debito pubblico emesso dallo Stato italiano a tasso fisso che di norma viene emesso su scadenze a medio e lungo termine.
I Btp sono acquistabili in asta in base ad un apposito calendario definito dal Dipartimento del Tesoro del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Oppure si possono comprare sul Mot, il Mercato Telematico Obbligazionario tutti i giorni di Borsa aperta.
Sul mercato i prezzi dei Btp si muovono in funzione di diversi fattori. Uno dei principali è dato dal rating che identifica il rischio Paese.

Bull è il termine inglese utilizzato sui mercati finanziari per identificare una fase ascendente dei prezzi.

Bull è il termine inglese che corrisponde all’italiano “toro”. Si utilizza sui mercati finanziari per identificare una fase ascendente dei corsi. Un bull market è caratterizzato di norma da un profondo e generalizzato aumento dei prezzi sul mercato.
Un bull market può avere una durata più o meno lunga, e può anche essere oggetto di trend ascendenti di natura speculativa che poi portano alla formazione delle cosiddette “bolle”. Queste bolle speculative sono poi destinate a scoppiare generando spesso su scala globale un crollo repentino e profondo delle quotazioni con un’intensità superiore a quella del rialzo che ha generato la bolla stessa.

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